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Che tipo di coppia sei?

Aggiornamento: 7 feb 2022

Negli anni '60 lo psicologo inglese John Bowlby scrisse il suo capolavoro su come fossero le dinamiche all'interno delle relazioni monogame eteronormative e su come ci affezioniamo alle persone. E questo è l'inizio degli studi sull'attaccamento.


L'attaccamento può essere definito come un sistema dinamico di atteggiamenti e comportamenti che contribuiscono alla formazione di un legame specifico fra due persone, un vincolo le cui radici possono essere rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e adulto.

Bowlby notò anche che c'è una dinamica ricorrente nelle relazioni interpersonali, e le divise in tre grandi gruppi. Il suo lavoro ottenne una notevole ripercussione, e nel 1985 altri due ricercatori dell'Università di Denver, Cynthia Hazan e Phillip Shaver, pubblicarono nel giornale locale un questionario che è diventato il questionario di psicologia più famoso del XX secolo, o almeno il più importante per la sua grande partecipazione. In quel giornale è stata fatta la seguente domanda:


Nelle relazioni amorose in quale di queste tre categorie rientri?


Categoria A) Trovo relativamente facile avvicinarmi agli altri, e non credo di trovarmi a disagio caso dovessi dipendere da loro, o di essi dipendessero da me. Non mi preoccupo più di tanto della possibilità di essere abbandonato dal mio partner o che mi stiano troppo vicini.


Categoria B) Trovo che gli altri si trattengano nell’avvicinarsi a me come io vorrei. Spesso mi chiedo se il mio partner mi ami ancora, o se voglia stare con me. Vorrei essere molto più vicino al mio partner e vorrei avere più contatto fisico, più scambi di affetto, e a volte sento che questo li infastidisce.


Categoria C) Mi sento un po' a disagio ad essere troppo vicino agli altri. Trovo difficile fidarmi del tutto degli altri, e questo include il mio partner, il che mi impedisce di dipendere da loro. Mi sento a disagio quando qualcuno si avvicinano troppo a me, o mi infastidisce quando gli altri pretendono che io sia più intimo di loro di quanto veramente sia.


Ciò che c'è dietro questo test, e gli strumenti utilizzati da esso, è l'interesse di scoprire i profili in cui ci identifichiamo in base al nostro schema psicologico; ovvero:


Profilo A) Tipo di persona che trova facile aprirsi e chiudersi agli altri. Queste persone non hanno l'ansia che il rapporto finisca in qualsiasi momento, e non resta a fantasticare sulle possibilità di termini del suo rapporto amoroso. Questo profilo è considerato un tipo sicuro con un attaccamento positivo e sano. Hanno una visione degli antri e di sé stessi positiva, e tendono ad avere opinioni costruttive su sé stessi, sui loro partner e sulle loro relazioni. Si sentono a proprio agio con l'intimità e l'indipendenza, bilanciandoli in base alle esigenze della coppia.


Profilo B) Tipo di persona apprensiva, a volte ossessiva, quindi un tipo di attaccamento ansioso. Queste persone hanno una visione negativa di sé, e positiva dell’altro. Gli adulti ansiosi cercano alti livelli di intimità, approvazione e risposte dai partner, diventando eccessivamente dipendenti. Tendono ad essere meno fiduciosi, hanno opinioni meno positive su sé stessi e sui loro partner e possono mostrare alti livelli di espressività emotiva, preoccupazione e impulsività nelle loro relazioni.


Profilo C) Tipo di persona distaccata, distante, quindi un tipo di attaccamento schivo. Queste persone hanno una visione positiva di sé, e negativa dell’altro. Gli adulti che ricadono in questa categoria desiderano un alto livello di indipendenza, e spesso sembrano evitare del tutto l'attaccamento. Si considerano autosufficienti, invulnerabili ai sentimenti di attaccamento e non necessitano di relazioni strette. Tendono a sopprimere i loro sentimenti, affrontando il conflitto prendendo le distanze dai partner di cui spesso hanno una scarsa opinione.


Non c'è da stupirsi che la maggior parte delle persone che hanno risposto al test non si siano identificate con la Categoria A, cioè, il tipo sicuro di attaccamento. E la verità è che tutt'oggi la maggior parte delle persone si trovano coinvolte in relazioni in cui sono ansiose con partner distanti, o sono distanti con partner ansiosi.


Queste dinamiche saranno sempre frustrati e daranno un risvolto sempre in modo più o meno traumatico.


Capire questo passaggio è parte fondamentale della teoria dell'attaccamento che mette in evidenza i tipi di comportamenti, e atteggiamenti di coppia che risalgono all'infanzia o alla vita adolescenziale. E nemmeno qui ci sorprende sapere che le esperienze traumatiche dell'infanzia causano dinamiche amorose malate.


Le persone del profilo C, non si sentono esattamente a loro agio con le connessioni più profonde, e tendono a costruire rapporti di coppia tendendosi alla amicizia, o come da partner puramente sessuali, mantenendosi più o meno lontani dal loro universo affettivo. Piuttosto che lasciarsi avvicinare da persone che richiedono una dinamica relazionale più intensa, il tipo schivo si sente meglio avendo intimità, cioè rapporti sessuali, con persone sconosciute.


Nel sesso, e soprattutto dopo il matrimonio, le persone di profilo distanziante si limitano ad avere un rapporto sessuale più moderato con il proprio partner, e con gli altri invece si sentono più liberi, più a loro agio, a godersi ciò che il sesso ha da offrire.


A causa di alcune esperienze traumatiche infantili queste persone hanno sviluppato un modello di comportamento che associa l'attaccamento al dolore. La teoria dell'attaccamento dimostra che questo tipo di persona ha avuto una percezione di un adulto di riferimento (padre, madre, nonno, nonna, zio, zia, sorella, fratello, tutore) come fisicamente presente ma emotivamente distante. Cioè, dopo una relazione di presa di cura con un adulto che c'era ma che allo stesso tempo non c'era, hanno sviluppato una comprensione affettiva per cui stabilire un legame con qualcuno che potrebbe non esserci è doloroso.


È tipico di queste persone investire molto nelle relazioni quando iniziano e col tempo trascurarle poiché si sentono soffocati.

Per le persone di profilo C è molto importante capire che qualunque dinamica di attaccamento abbiano, loro non sono persone cattive. sono semplicemente feriti a livello psicologico. Ed è per questo che è importante capire da dove viene tale dolore in modo da poter, da quel momento in poi, legarsi in un modo meno dannoso per se stessi e per chi li ama.


Le persone di profilo B invece, o di tipo ansioso, sono persone che hanno subito una perdita improvvisa o allo spezzarsi di un legame con un adulto di riferimento (padre, madre, nonno, nonna, zio, zia, professori, tutore) che inaspettatamente è scomparso dalla sua educazione/riferimento. Queste persone sviluppano una ansia da abbandono, che ad un certo momento sarà lasciata indietro, e questo è rintracciabile nell’adulto che si aspetta costantemente che la relazione finisca a qualsiasi momento o per una qualsiasi discussione


Il tipo di attaccamento ansioso si manifesta con i momenti di silenzio in coppia, che vengono interpretati come un "non è più interessata/o a me" "non mi dà più attenzione come prima, quindi non mi ama più come all'inizio".


Queste persone sono affrettate nelle loro conclusioni, o iniziano a volere troppe attenzioni dal loro partner, esigendo da loro una partecipazione eccessiva nelle proprie vite, peggiorando ancora di più la situazione per entrambi.


Nelle relazioni tra una persona distante e una persona ansiosa, le frecciate sono del tipo:


La persona ansiosa dirà cose come: "Ti piacevo di più all'inizio...", "Quando ci siamo conosciuti non eri così.”, "Non mi dai più l'attenzione o l'affetto di cui ho bisogno", "Tu non mi chiama più, nemmeno un messaggino per cercarmi..."


E la persona distaccata cercherà di allontanarsi ancora di più dicendo all'altro: "Carente!", "Squilibrata/o!", "Manipolatore/Manipolatrice!", "Eccessiva/o!"


Questo allontanamento avviene perché la pressione emotiva dell'altro fa riemergere dall’inconscio un sentimento spiacevole dell'infanzia. Il profilo distante è il tipo di persona che si auto-sabota. Loro cercano l’amore, ma quando lo trovano, hanno paura di essere soffocati dai bisogni affettivi dei partner, e allora pian piano tornano all’indifferenza.


Insomma, quando non è così, succede che all'apice dell'amore il tipo distanziante comincia a prendere distanza perché viene "amato troppo", e questa “novità” spaventa. Mentre amando troppo, quando il tipo ansioso sente che il suo amore non viene ricambiato, comincia a creare un bisogno disperato di attenzione.


Le rotture tra le persone ansiose e le persone distaccate avverranno in questo modo:


La persona ansiosa decide che ha bisogno di più affetto, e quindi dice di voler mettere fine alla relazione. Quando la persona distante si rende conto che sta per perdere l'amore che considerava sicuro, promette di cambiare, promette che sarà più affettuosa, che darà più attenzioni ecc. e di solito la persona ansiosa ci casca. Allora, rimangono nella relazione fino a quando la dinamica torna ad essere esattamente come prima.


La grande maggioranza di queste relazioni finisce soltanto quando la persona di profilo ansioso decide di rompere questo ciclo definitivamente. E in linea di massima, dopo la fine della relazioni queste persone diventeranno o estremamente carenti o eccessivamente distanti, e cominceranno a credere di avere immensa sfortuna in amore.


È importante dire che nessuno di noi si identifica perfettamente nel profilo ansioso o schivo, e che a seconda della relazione adottiamo una postura o più ansiosa o più distante. E in molte delle nostre relazioni cambiamo i ruoli a seconda del nostro partner.


Educarsi emotivamente e affettivamente è importante per in futuro sviluppare dinamiche di attaccamento meno distruttive. Magari in questo modo potremmo avere una relazione amorevole più costruttiva, e forse saremmo anche in grado di condurre una relazione più vicina al profilo A, cioè il tipo che è considerato più sicuro e positivo. Comunque, questo tipo di profilo si sente ugualmente ansioso, ogni tanto un pò meno amato, a volte distante e sopraffatto dall'amore. Ciò che il tipo A non fa è proiettare i suoi traumi d'infanzia nelle sue relazioni amorose.


Una volta che siamo emotivamente educati e affettivamente maturi, tendiamo ad evitare di relazionarci con persone di tipo B e o di tipo C, semplicemente perché non riusciamo più a sostenere una dinamica di coppia che consideriamo perversa e tossica. E allora naturalmente diventiamo più esigenti ma allo stesso momento più fiduciosi in noi stessi e di conseguenza nell’avere relazioni di successo.


E tu, che profilo di attaccamento hai?


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